Cyberbullismo
1. Che cos’è il cyberbullismo?
L’espressione “cyberbullismo” viene impiegata per descrivere forme di aggressione, molestia e discriminazione che hanno trovato fertile terreno di sviluppo in tutte le nuove opportunità di comunicazione, condivisione e scambio di informazioni rese possibili dall’ormai diffuso e generalizzato accesso alla rete Internet (social network, forum, chat e altri servizi di messaggistica, piattaforme di gioco, ecc…).
Ancorché privi della dimensione fisica e materiale che caratterizza i più classici episodi di bullismo, gli atteggiamenti riconducibili alla nozione di cyberbullismo non devono affatto essere sottovalutati: il contesto virtuale in cui essi si collocano (potenzialmente aperto alla partecipazione ed interazione di un numero indefinito di persone) e al contempo la sensazione di anonimato e impunità che l’uso di strumenti informatici può falsamente ingenerare negli utenti più giovani rappresentano elementi inediti e particolarmente allarmanti, in ragione delle conseguenze anche gravi che l’indiscriminato uso del web può determinare.
2. Definizione e caratteristiche
La parola cyberbullismo è un neologismo coniato per identificare forme di “bullismo virtuale, compiuto mediante la rete telematica”.
Il termine ha recentemente trovato spazio anche in ambito giuridico, grazie all’espressa definizione fornita dalla L. 71/2017, secondo cui per cyberbullismo deve intendersi “qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo”.
Si tratta di una definizione estremamente ampia e minuziosa, e tuttavia necessaria per tentare di ricomprendere tutte le possibili e variegate modalità con le quali possono verificarsi forme di vessazione sul web. Sebbene le modalità di aggressione possano variare in base alle nuove possibilità di interazione che con l’evoluzione tecnologica via via si affacceranno sulla scena, la previsione normativa contempla una vasta schiera di condotte che vanno dai più diretti attacchi all’onore e alla reputazione della persona sino a più insidiose azioni connotate da intenti ingannatori e fraudolenti; nell’ambito del fenomeno vengono inoltre ricomprese varie ipotesi connesse all’indebito utilizzo di dati personali e alla loro diffusione online.
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